Biografia

Giuseppe Vincenzo LEX, architetto, classe 1948, può essere certamente annoverato in quel vasto ambito che spazia tra architettura e design, tra artigianato e decorazione, in tutto l’immenso settore di arte visiva tridimensionale che costituisce il completamento tanto degli spazi interni, quanto di quelli esterni del nostro habitat, presente e futuro, come direbbe Gillo Dorfles.

Formatosi alla Facoltà di Architettura di Firenze, alla scuola toscana degli architetti Leonardo Savioli e Danilo Santi che hanno contribuito, a partire dagli anni sessanta del secolo scorso, a formare molti giovani architetti talentuosi. L’architetto-artista Giuseppe V. Lex, giramondo per antonomasia, ha lasciato tracce dei sui lavori negli USA, in Giappone, in Arabia Saudita, in Francia, e in Svizzera: con studio professionale a Firenze per circa 40 anni, di recente è tornato nella sua Puglia, a Manfredonia la “Porta del Gargano”. Può annoverare, inoltre, tra le sue amicizie e collaborazioni grandi architetti e designer quali Angelo Mangiarotti, Gae Aulenti, Massimo Farinelli e gli stessi L. Savioli e D. Santi.

 

Giuseppe Vincenzo Lex

Scultore – Architetto

L’opera

Le sue ultime creazioni affrontano il tema della luce già trattato in passato con lampade e applique che oggi transitano attraverso un linguaggio nuovo, con nuove tecnologie e antichi materiali. Un’idea che diviene materia consegnandoci una creazione luminosa, da affinare, da scoprire. Opere polimateriche che lasciano intravedere il recupero e il reimpiego di materiali obsoleti? Materiali poveri come il quarzo, il cemento, minerali vetrosi e ferrosi che, lavorati e compositi, rimandano a una concezione plastica ancora statica, ad una tridimensionalità volumetrica mai sopita: la ricerca dell’essenza dell’architettura che si spinge oltre divenendo arte. Da qui l’approccio a titoli con nomi greci, della terra da cui è partito lo sviluppo di una delle grandi civiltà mediterranee.